La Giornata della Memoria

  

    

Ogni anno all’IC “Plinio il vecchio-Gramsci” si svolge un importante convegno in occasione de “La Giornata della Memoria”: si tratta di un momento altamente educativo non solo per  commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà quasi 80 anni fa ma anche e, soprattutto, per ricordare ed evitare che le coscienze vengano anestetizzate.

  

  

Per scongiurare il ripetersi di  una tragedia come quella dell'Olocausto, occorre, infatti, ricordare e soprattutto capire. Uno strumento importante per farlo è quello di ascoltare la viva voce dei testimoni e di chi è stato direttamente coinvolto negli avvenimenti. Per questo motivo il giorno 22 gennaio nell’Aula Magna del plesso Gramsci, gremita di persone, il Dott. Haim Goldfus, archeologo e figlio di sopravvissuti presso la Villa Scalera di Bacoli, ha raccontato la commovente storia della sua famiglia, alla presenza di illustri ospiti quali il Prof. Nico Pirozzi, il Dott. Nico Gabai, l’esperto di Storia di Bacoli Sig. Samuele Guardascione, le Forze dell’Ordine, il Parroco della comunità, la Prof.ssa Silvana La Sala, la Consigliera del Comune di Bacoli Dott.ssa Carmela Anzalone e il Prof. Ottavio di Grazia dell’Università Suor Orsola Benincasa.

  

  

​Grazie all’ottimo  lavoro svolto dai docenti, i nostri alunni, sia della scuola Primaria che Secondaria, hanno contribuito alla celebrazione della Giornata della Memoria, esibendosi in drammatizzazioni, recite di poesie a tema, esecuzioni musicali e canore. Una mattinata all’insegna della cultura per la trasmissione di un importante messaggio: MAI PIÙ; mai più pregiudizi, mai più discriminazioni, mai più emarginazioni, mai più intolleranza e demonizzazione del diverso.

  

  

​L’intervento del professor Ottavio Di Grazia, il cui impegno è oramai consolidato da anni, ha posto l’accento proprio su questo concetto: in un mondo che discrimina i deboli, i senza tetto, gli immigrati, il compito prioritario della scuola, al di là della semplice retorica, è quello di insegnare agli alunni, che rappresentano il futuro del nostro paese, a vigilare affinché non avvenga più, che un folle assassino come Hitler, assecondato da una moltitudine di persone, possa realizzare un simile progetto di sterminio. Mai più si ripeta che l'Italia, in aperta contraddizione con le sue tradizioni di libertà e di umanità, si trasformi, come è avvenuto dal 1938 al 1945, in uno Stato persecutore dei suoi stessi figli. Un insegnamento per tutti i giovani che devono sempre ricordare la “Shoah” per non ripeterla, e che deve generare in loro gli anticorpi contro il pregiudizio  per diffondere una cultura dell’accoglienza e del rispetto delle diversità, sapendo che, solo con il principio della solidarietà e valorizzando la diversità e la ricchezza delle altre culture, si può costruire un futuro migliore.

  

 

Con grande orgoglio riconosciamo che la nostra scuola, oggi diretta con grande passione dal Dirigente Scolastico Prof. Marco Wolfler Calvo,  è da sempre impegnata a promuovere manifestazioni e progetti didattici di tale portata, perché gli educatori hanno il dovere morale ed etico di invitare alla riflessione e all’approfondimento di quanto è accaduto.  Un ringraziamento particolare a tutti i docenti che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza.

Rosalia Scotto di Cesare